Pubblicazioni dei soci

Il rischio di riciclaggio e autoriciclaggio nei reati tributari e frodi fiscali

AML LAB ha redatto il libro di testo del corso EM2083 – Laboratorio sul rischio di riciclaggio e autoriciclaggio nei reati tributari e frodi fiscali


Titolo
: Il rischio di riciclaggio e autoriciclaggio nei reati tributari e frodi fiscali
Autori : Nicola Gazzilli, Nicola Lorenzini, Simone Mazzonetto
Editore: libreriauniversitaria.it
Collana: Biblioteca contemporanea
Data di Pubblicazione: marzo 2021
EAN: 9788833593333
ISBN: 8833593339
Pagine: 168
Formato: brossura

Descrizione

La normativa antiriciclaggio, oggetto di una continua evoluzione, è chiamata a fronteggiare nuove sfide, tra le quali la diffusione delle criptovalute, l’adempimento degli obblighi AML/CFT anche a “distanza”, nonché i recenti impatti nell’economia derivati dalla crisi pandemica. In un sistema economico-finanziario vulnerabile è necessario che i soggetti obbligati acquisiscano una vasta cultura degli scenari d’attualità, dei continui cambiamenti, delle manifestazioni dei fenomeni illeciti e dei reati presupposti. Questo volume ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza delle norme sul contrasto al riciclaggio ed è rivolto a tutti i soggetti interessati alla regolamentazione in oggetto.



Indice

Introduzione
1. Il rischio di riciclaggio
2. Il d.lgs. 231/07
3. Il regime sanzionatorio
4. Le interazioni con altre normative
5. Ambiti particolari di applicazione della normativa AML
6. Definizioni
7. I soggetti obbligati
Bibliografia

Da Corleone alla rete silente

A trent’anni dalla stagione delle stragi di mafia e a pochi mesi dalle sentenze del processo d’appello sulla trattativa, l’ex ministro dell’Interno all’epoca del maxi processo e della strage di Capaci, Vincenzo Scotti, approfondisce alcune delle vicende della guerra alla mafia e riflette sulle caratteristiche con cui oggi si presenta il fenomeno mafioso. Nel libro, Scotti dialoga con Romano Benini, docente e giornalista, sulle vicende delle stragi di mafia, mentre, con il magistrato Giovanni Tartaglia Polcini e la giurista Silvia Sticca si confronta sulle metamorfosi della mafia e della criminalità organizzata transnazionale e sulle riforme e sugli strumenti per poterle affrontare, oggi. Il passaggio da una mafia stragista a una criminalità che sembra agire oggi in modo silenzioso, secondo gli autori, cambia i modi ma non la sostanza del fenomeno mafioso, che continua ad agire come soggetto eversivo, che tende a riconfigurare le Istituzioni e l’economia, per poterle ricondurre ai propri fini. Per questo motivo Scotti, nel dialogo con Benini, si sofferma sulla guerra frontale alla mafia che si impose durante il periodo stragista e su come questa strategia di contrasto trovasse un’evidente contrapposizione con quella parte della politica che, anche in buona fede, riteneva opportuna una convivenza, una sorta di “pax mafiosa”, anche per evitare stragi e violenze alla popolazione civile. Secondo gli autori, il terreno di cui la mafia si nutre è quello della relazione con il potere pubblico, con il mondo degli affari, degli appalti e della finanza e per questo motivo, nella loro natura eversiva, le attuali mafie dei colletti bianchi agiscono in modo meno palese ma non meno influente e continuano la loro azione di riconfigurazione delle nazioni e delle economie sul terreno globale. Un terreno, sottolinea Sticca, su cui ai giorni nostri mafia e ‘ndrangheta agiscono come soggetti di primo piano. Questa mafia ha dimostrato negli anni una grande capacità di adattamento e, oggi, opera attraverso una “rete silente” ed è sempre e comunque un soggetto eversivo che mina le Istituzioni e che costituisce un tumore per la democrazia. Secondo Tartaglia Polcini, crimine organizzato e corruzione non possono più essere considerati mondi separati: non possono esistere mafie e criminal networks senza corruzione. Il nostro Paese, modello di riferimento mondiale nella prevenzione e repressione del crimine organizzato, anche transnazionale, deve affrontare in maniera decisiva la rivisitazione delle norme di contrasto a questa nuova mafia silente e mercatista, che si fa forte del potere economico corruttivo stabilmente infiltrato.

Autori

  • Silvia Sticca (Socia AML LAB) Già avvocato e consulente della Commissione Parlamentare Antimafia nella XVIII Legislatura, attualmente in servizio nei ruoli amministrativi presso la Corte di Cassazione. Dal 2019 al 2021 assistente di Studio presso il Consiglio Superiore della Magistratura. Si occupa di ricerca e studi in tema di evoluzione delle mafie nei diversi comparti della società e negli scenari globali, di mafie straniere, tecniche di contrasto al crimine globale e cooperazione internazionale.
  • Romano Benini Esperto della Presidenza del Consiglio per il PNRR. Professore straordinario di Sociologia del Welfare e Direttore del Master in Politiche Attive del Lavoro presso la Link Campus University di Roma; docente di Sociologia del Made in Italy presso Sapienza, Università di Roma. Giornalista e saggista.
  • Vincenzo Scotti Politico. Fondatore e docente dell’Università degli Studi “Link Campus University”. Più volte Ministro: dell’Interno, degli Affari Esteri, del Lavoro e Previdenza Sociale, per i Beni Culturali e Ambientali, per il Coordinamento delle Politiche Comunitarie, per il Coordinamento della Protezione Civile. È stato Segretario Generale del Comitato dei Ministri per il Mezzogiorno (1958–1968). Deputato per la Democrazia Cristiana nel Parlamento italiano (1968–1994) e Presidente del Gruppo parlamentare. Sindaco di Napoli. Vice Segretario della Democrazia Cristiana. Consigliere della Svimez e Docente di Economia dello sviluppo presso la LUISS.
  • Giovanni Tartaglia Polcini Magistrato ordinario dal 1996 e, dal 2015, Consigliere giuridico presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ove è coordinatore delle attività internazionali di contrasto alla corruzione. Docente universitario di diritto e legislazione antimafia e docente integrativo anticorruzione alla Scuola Nazionale dell’Amministrazione. È stato presidente del G20 anticorruzione nel 2021. Delegato al gruppo anticorruzione dell’OCSE, esperto valutatore per le Nazioni Unite e coordinatore per l’Unione Europea di programmi di assistenza tecnica internazionale contro il crimine organizzato.