Nel mese di aprile 2025, la Banca d’Italia ha pubblicato una Nota di recepimento degli Orientamenti EBA/GL/2024/15, relativi alle politiche, alle procedure e ai controlli interni che gli enti finanziari devono adottare per garantire la conformità alle misure restrittive imposte dall’Unione europea, in particolare quelle inerenti alle sanzioni finanziarie internazionali. Gli orientamenti, emanati dall’Autorità Bancaria Europea (EBA), sono finalizzati a rafforzare la capacità degli intermediari di identificare, valutare e gestire i rischi connessi all’inadempimento delle misure restrittive, nel rispetto del principio di proporzionalità e dell’approccio basato sul rischio. La Banca d’Italia, in qualità di autorità competente, ha dichiarato la propria intenzione di conformarsi integralmente agli orientamenti, rendendoli applicabili a partire dal 1° luglio 2025.
La Nota precisa che gli intermediari vigilati dovranno dotarsi di assetti organizzativi adeguati, che comprendano procedure di screening e monitoraggio delle controparti, sistemi informativi aggiornati e integrati con le liste di sanzioni, attività di formazione per il personale e meccanismi efficaci di escalation e reporting. Si richiede inoltre una valutazione preventiva dei rischi nei processi di onboarding e una gestione tempestiva degli aggiornamenti normativi.
L’organo di gestione deve approvare e monitorare politiche, procedure e controlli idonei per l’attuazione delle misure restrittive. È chiamato a valutare periodicamente l’efficacia delle risorse dedicate e dei controlli effettuati, ed essere costantemente informato sull’esposizione della banca alle misure restrittive e sulle relative vulnerabilità in termini di elusione. Lo stesso organo nomina un responsabile della compliance alle misure restrittive, selezionato tra il personale di alto livello; ove compatibile, tale ruolo può essere cumulato con altre funzioni, come quella di Responsabile AML o della Compliance. Il responsabile deve poter delegare parte delle proprie mansioni ad altri soggetti, operanti sotto la sua direzione e supervisione.
L’ente è tenuto a valutare almeno una volta all’anno la propria esposizione alle misure restrittive, nonché le vulnerabilità correlate all’elusione delle stesse. Tale valutazione deve includere i fattori di rischio geografici e quelli relativi a clienti, prodotti, servizi e canali distributivi, ed essere aggiornata in occasione di modifiche significative delle misure restrittive o dei fattori di rischio, o qualora emergano criticità nella valutazione o nella fase di attuazione.
Infine, è necessario pianificare e documentare iniziative di formazione periodica in materia di misure restrittive, calibrate in base allo specifico ruolo ricoperto dal personale.



