Il Rapporto UIF 2025, relativo all’attività svolta nel corso del 2024, offre un’analisi approfondita sull’evoluzione dei fenomeni di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, nonché sull’efficacia delle misure di contrasto adottate a livello nazionale. Il documento registra una lieve diminuzione nel volume complessivo delle Segnalazioni di Operazioni Sospette (SOS), che si attestano a 145.401 unità, con una flessione del 3,3% rispetto all’anno precedente. Tale contrazione è tuttavia accompagnata da un incremento qualitativo della collaborazione attiva, evidenziato dalla riduzione delle segnalazioni a basso rischio e dalla crescente complessità dei casi esaminati, i quali hanno richiesto l’applicazione di metodologie analitiche più avanzate.
L’indagine conferma la persistente rilevanza del rischio di riciclaggio nel contesto nazionale, con minacce prevalenti quali corruzione, estorsione, evasione fiscale, reati tributari, fallimentari e societari. I modelli di riciclaggio identificati tramite l’analisi delle SOS risultano spesso transnazionali e basati sull’impiego di strumenti finanziari innovativi. Queste dinamiche si manifestano in ambiti da tempo considerati vulnerabili, tra cui l’illecito utilizzo di fondi pubblici, le attività della criminalità organizzata e le frodi fiscali, accanto a un crescente ricorso a cripto-attività e tecniche di frode informatica a fini criminali.
L’attività ispettiva condotta dall’Unità di Informazione Finanziaria ha messo in luce significative criticità tra gli operatori non finanziari, con particolare riferimento al settore del gioco online e al comparto aurifero, dove sono emerse carenze nei meccanismi di controllo antiriciclaggio e nella consapevolezza degli obblighi normativi. In risposta a tali vulnerabilità, l’Unità ha avviato interventi mirati di formazione e sensibilizzazione rivolti agli attori coinvolti.
Nell’ambito dell’analisi strategica, il documento segnala il completamento di uno studio concettuale finalizzato alla classificazione delle motivazioni che favoriscono l’infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico. È stato inoltre sviluppato un algoritmo in grado di stimare il livello di rischio di penetrazione mafiosa all’interno delle amministrazioni comunali, con l’obiettivo di potenziare i meccanismi di prevenzione e fornire un supporto operativo alle autorità competenti in materia di monitoraggio.



